Giulia Schucht (Юлия ГАполлоновна Шухт, Julija Apollonovna ucht) nacque il 19 settembre 1896 a Ginevra da Julia Grigor'evna Hirsfel'd e Apollon. Si trasferì con la famiglia prima a Montpellier nel 1903 e poi nel 1908 a Roma. Dal 1910 al 1913 prese lezioni d'italiano da Nilde Perilli, compagna di studi della sorella Eugenia. Si iscrisse al Liceo musicale di Santa Cecilia frequentando i corsi di Ettore Pinelli e ricevendo numerosi encomi; si diplomò in violino nel 1915. Subito dopo rientrò in Russia andando a vivere con la sorella Asja a Ivanovo-Voznesensk. Qui iniziò ad insegnare violino presso il locale liceo musicale sino al 1921, sebbene dalla fine del 1919 si fosse trasferita con i genitori a uja. Nel settembre 1917 entrò nel partito bolscevico, impegnata come istruttrice presso la sezione locale e nel settembre 1922, in occasione di una sua visita alla sorella Eugenia ricoverata nel sanatorio di Serebrjanij Bor, conobbe Antonio Gramsci. A metà ottobre fece da interprete a Gramsci in visita a Ivanovo-Voznesensk come membro del Presidium dell'Ic. Passò il capodanno con lui e la sorella Eugenia nel sanatorio di Serebrjanij Bor. Nell'autunno del 1923 si trasferì a Mosca per lavorare al Rankom (l'organizzazione del partito a livello di distretto) di Mosca.
Il 10 agosto 1924 ebbe il primo figlio, Delio. Allo stesso periodo risale l'assunzione nei servizi di sicurezza interna (Nkvd).
Rivide Gramsci nel marzo 1925 a Mosca in occasione dei lavori del V esecutivo del Comintern. Nell'ottobre 1925 insieme a Eugenia e al figlio Delio raggiunse Gramsci a Roma, abitando con le sorelle in via Trapani 12 e lavorando come dattilografa all'Ambasciata sovietica. Nell'estate 1926 lasciò definitivamente l'Italia, incinta del secondo figlio, Giuliano, che nacque a Mosca il 31 agosto. Nel 1927 contrasse una malattia virale, che fu probabilmente all'origine della sua epilessia.
Nel 1928 trascorse un periodo di ricovero con Camilla Ravera, presso la casa di cura di Mar'ino nella residenza Barâtinskih (a 90 km da Mosca) e nel 1930 dovette lasciare il lavoro all'Nkvd per motivi di salute. Nell'agosto dello stesso anno conobbe Piero Sraffa, impegnato in un viaggio con Maurice Dobb in Unione Sovietica.
Nel 1932 iniziò a lavorare, dietro suggerimento dei medici che l'avevano in cura, presso l'organizzazione del giardino scolastico cittadino di Mosca.
Alla morte di Gramsci, si attivò per recuperarne la corrispondenza e gli scritti rimasti in Italia. Nel febbraio 1939 entrò a far parte della «Commissione per il patrimonio letterario del compagno Gramsci» istituita per volontà dell'esecutivo del Comintern.
Dopo la guerra continuò a vivere con la sorella Eugenia a Mosca insieme alla quale nel 1968 si trasferì in una casa di riposo per anziani bolscevichi a Peredelkino, dove morì il 21 giugno 1980.