Mordenti, Raul
L'eredità diffusa' di Francesco De Sanctis: dalla recensione a "L'Ebreo di Verona" ai 'nipotini di padre Bresciani' di Gramsci (passando per Umberto Cosmo)
Tema del saggio è quella che viene definita "eredità diffusa" del magistero desanctisiano, ovvero un'eredità "molecolare o indiretta, un'eredità fatta di ascolto e di ricordo, di esempio e di imitazione, di influenza di racconto, che forse nella storia dei fatti della cultura è quella che più conta" (p. 240). Non si intende quindi affrontare qui il problema della 'fortuna' di De Sanctis prima degli interventi crociani, ma piuttosto individuarne eventuali forzature. Quanto agli eredi 'indiretti', l'A. si occupa di ricordare Umberto Cosmo, tramite vivente fra De Sanctis e Gramsci. Anche il 'brescianesimo' appartiene alla storia di questa 'eredità diffusa' di cui parla l'A. del saggio, soffermandosi sul significato anche politico della recensione desanctisiana all' "Ebreo da Verona" e mostrando come questa categoria critica operi poi in un lettore d'eccezione come Gramsci, per il quale la letteratura 'brescianesca' diventerà l'opposto della letteratura nazional-popolare che lo scrittore torinese auspicava.
Lingua | ita |
Nomi |
[author] Mordenti, Raul |
Soggetti |
De Sanctis, Francesco
Cosmo, Umberto
De Sanctis, Francesco
Cosmo, Umberto |