Morra, Marco
Note sullo statuto teorico-politico del concetto di « catarsi » nei Quaderni del carcere
L'articolo indaga lo statuto filosofico-politico del concetto di « catarsi » nei Quaderni del carcere attraverso la disamina e la problematizzazione di alcuni contributi rilevanti sul tema e l'interpretazione diretta dei passi in cui Gramsci utilizza il concetto in questione, nel tentativo di far luce su un momento fondamentale della costruzione del soggetto dell'emancipazione e del passaggio dall'espressione sociale spontanea delle contraddizioni antagoniste in seno alla società capitalistica alla «traduzione» politica in termini di autonomia e di organizzazione delle classi subalterne. Gramsci assegna al « momento catartico » della politica un significato gravido di tensioni, scrivendo che esso è « il punto di partenza di tutta la filosofia della praxis ». La « catarsi » definisce un processo di trasformazione dei soggetti che si svolge nella prassi sociale in quanto dialettica tra esperienza diretta della propria condizione di subordinazione e subalternità e coscienza attiva della propria identità di classe sfruttata e subalterna. In altri termini, il soggetto «gramsciano» si costruisce negando gli elementi interni della propria subalternità prima ancora di negare le condizioni esterne della propria subordinazione. Altresì, la funzione storica della « catarsi » assume in Gramsci uno statuto teorico particolare nella riflessione sul rapporto organico tra avanguardie e « popolo-masse », tra spontaneità e organizzazione, tra « momento economico-corporativo » delle lotte economiche e sociali e « momento etico-politico » della lotta per l'egemonia e la prefigurazione di una società altra entro il quadro della lotta di classe. Riflettere sull'utilizzo che l'Autore fa di questo concetto, organicamente ai problemi più generali affrontati nei Quaderni, ci permette di pensare la « filosofia della prassi » come critica materialistica delle teorie della spontaneità (da Sorel a Negri) e di articolare il pensiero di Gramsci come riflessione sulla relativa autonomia della sfera politica nella misura in cui il passaggio dalla subalternità all'autonomia e, con esso, la transizione dalla società capitalistica alla società socialista designata da Gramsci con il termine « egemonia », non si danno (e, nello stato di disgregazione e frammentazione dei gruppi sociali, non si potrebbero dare) automaticamente, ma richiedono uno sforzo soggettivo, una eccedenza di soggettività nella storia.
Names |
[autore] Morra, Marco |
Subjects |
Quaderni del carcere
Prison Notebooks
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