Fresu, Gianni
Gramsci cittadino del Brasile. Vicende, categorie e ragioni di una fortuna scientifica duratura
La diffusione del pensiero gramsciano in Brasile avviene per tappe e in maniera non omogenea, seguendo dinamiche e flussi che si sviluppano in forma carsica o magmatica, a seconda del quadro di agibilità politica e intellettuale, attraversando la storia politica, sociale e culturale di questo Paese. In una realtà storicamente dominata da processi di modernizzazione dall'alto - con ricorrenti sospensioni delle libertà costituzionali e colpi di Stato autoritari, alcune sue categorie come «rivoluzione passiva», «egemonia» e «sovversivismo reazionario», hanno trovato un'applicazione analitica sorprendente. Le riflessioni contenute nella Questione meridionale e nei Quaderni sui rapporti di sfruttamento semicoloniale tra Nord e Sud nella storia d'Italia, quelle sui subalterni e la funzione degli intellettuali negli assetti di dominio ed egemonia, sono utilizzate per rileggere le vicende della sua storia coloniale e comprendere le grandi contraddizioni sociali e culturali ancora oggi qui presenti. Il Brasile di oggi costituisce uno dei laboratori più attivi e stimolanti nel panorama internazionale degli studi gramsciani, da questo punto di vista, tale realtà, non è periferia ma punta avanzata. Qui l'attenzione filologica alle categorie e alle elaborazioni dell'intellettuale sardo ha trovato una traduzione creativa nelle condizioni concrete della formazione economica e sociale nazionale. Uno sviluppo coerente con il grande tema gramsciano della traducibilità e della "filologia vivente" nel campo reale delle lotte sociali e politiche. Con il presente articolo, avvalendoci di una parte della vasta bibliografia in materia, cercheremo di introdurre il tema della diffusione del pensiero di Gramsci nel Paese latino-americano.
Rivista disponibile al link: http://www.centrostudisea.it/index.php/ammentu/index
Language | ita |
Names |
[autore] Fresu, Gianni |
Subjects |
Rivoluzione Passiva
Traducibilità di Gramsci Filologia
Passive revolution
Translatability of Gramsci philology |