Nicholson, Jenifer Margaret

Educating the Educators: Gramsci coaches a new leading group for the PCd'I from Vienna

is part of Gramsciana , 3 , Modena : Mucchi , 2016
In February 1923 when Bordiga and other members of the PCd'I executive were arrested it took six weeks for any official communications to reach Moscow from the Italian executive. When the two reports arrived, they contradicted each other. The Comintern, startled, expressed doubts about the capability and political direction of the PCd'I. Gramsci reported, "Everyone was in agreement in insisting that the problem was not one of organization but of politics" The Comintern's verdict on the state of the Party had confirmed Gramsci's own views on what was wrong with the PCd'I under Bordiga. The separation between the leaders, the Party and the class would have to be bridged. The rigidity of the organizational structures meant that the Party could not react to changing circumstances and differing objectives. Bordiga's refusal to work with other groups continued to limit Party growth. It was time to rethink the ethos and to change the direction of the Party, not only to comply with the Comintern United Front, but in order to survive. The Comintern then sent Gramsci to Vienna to support the Italian Party, and in the hope that he would take over the leadership; a difficult task, given Bordiga's popularity and the fact that this change would have to be accomplished from a distance by letter. In this article, I consider how Gramsci achieved this; his methodology of coaching his colleagues by correspondence. Examined in detail, what emerges is a masterclass in distance learning. Nel febbraio 1923 quando Bordiga e altri membri dell'esecutivo del PCdI furono arrestati trascorsero sei settimane prima che qualsiasi comunicazione ufficiale raggiungesse Mosca. Quando arrivarono le due relazioni dall'Esecutivo, esse si contraddicevano. Il Comintern, sorpreso, espresse dubbi circa la capacità e la direzione politica del PCd'I. Gramsci riferì: "Tutti erano d'accordo sul fatto che il problema non era quello dell'organizzazione, ma della politica". Il verdetto del Comintern sullo stato del partito aveva confermato le opinioni di Gramsci sulla errata direzione del PCd'I di Bordiga La separazione tra i leader, il partito e la classe doveva essere colmata. La rigidità delle strutture organizzative implicava l'incapacità del Partito a reagire a circostanze impreviste e a obiettivi diversi. Il rifiuto di Bordiga di lavorare con altri gruppi aveva contribuito a limitare la crescita del Partito. Era tempo di ripensare l'ethos e di cambiare la direzione del Partito, non solo per conformarsi al Fronte Unito del Comintern, ma per sopravvivere. Il Comintern aveva inviato Gramsci a Vienna per sostenere il Partito Italiano e nella speranza che egli ne assumesse la direzione; un compito difficile, data la popolarità di Bordiga e dato il fatto che questo cambiamento doveva essere compiuto a distanza attraverso la corrispondenza. Nel saggio si analizza come Gramsci raggiunse l'obiettivo, la sua metodologia di istruire i compagni per corrispondenza. Esaminato in dettaglio, ciò che emerge è una lezione magistrale di apprendimento a distanza.
Language eng
Names [autore] Nicholson, Jenifer Margaret
Subjects
Autonomia
Ideologia
Leadership
Educazione
Autonomy
Ideology
Leadership
Education