Nicholson, Jenifer Margaret
Educating the Educators: Gramsci coaches a new leading group for the PCd'I from Vienna
In February 1923 when Bordiga and other members of the PCd'I executive were arrested
it took six weeks for any official communications to reach Moscow from the Italian
executive. When the two reports arrived, they contradicted each other. The Comintern,
startled, expressed doubts about the capability and political direction of the PCd'I.
Gramsci reported, "Everyone was in agreement in insisting that the problem was not
one of organization but of politics" The Comintern's verdict on the state of the Party
had confirmed Gramsci's own views on what was wrong with the PCd'I under Bordiga.
The separation between the leaders, the Party and the class would have to be bridged.
The rigidity of the organizational structures meant that the Party could not react to
changing circumstances and differing objectives. Bordiga's refusal to work with other
groups continued to limit Party growth. It was time to rethink the ethos and to change
the direction of the Party, not only to comply with the Comintern United Front, but
in order to survive. The Comintern then sent Gramsci to Vienna to support the Italian
Party, and in the hope that he would take over the leadership; a difficult task, given
Bordiga's popularity and the fact that this change would have to be accomplished from
a distance by letter. In this article, I consider how Gramsci achieved this; his methodology
of coaching his colleagues by correspondence. Examined in detail, what emerges
is a masterclass in distance learning.
Nel febbraio 1923 quando Bordiga e altri membri dell'esecutivo del PCdI furono arrestati
trascorsero sei settimane prima che qualsiasi comunicazione ufficiale raggiungesse
Mosca. Quando arrivarono le due relazioni dall'Esecutivo, esse si contraddicevano. Il
Comintern, sorpreso, espresse dubbi circa la capacità e la direzione politica del PCd'I.
Gramsci riferì: "Tutti erano d'accordo sul fatto che il problema non era quello dell'organizzazione, ma della politica". Il verdetto del Comintern sullo stato del partito aveva
confermato le opinioni di Gramsci sulla errata direzione del PCd'I di Bordiga La separazione
tra i leader, il partito e la classe doveva essere colmata. La rigidità delle strutture
organizzative implicava l'incapacità del Partito a reagire a circostanze impreviste e a
obiettivi diversi. Il rifiuto di Bordiga di lavorare con altri gruppi aveva contribuito a limitare
la crescita del Partito. Era tempo di ripensare l'ethos e di cambiare la direzione del
Partito, non solo per conformarsi al Fronte Unito del Comintern, ma per sopravvivere.
Il Comintern aveva inviato Gramsci a Vienna per sostenere il Partito Italiano e nella speranza
che egli ne assumesse la direzione; un compito difficile, data la popolarità di Bordiga
e dato il fatto che questo cambiamento doveva essere compiuto a distanza attraverso
la corrispondenza. Nel saggio si analizza come Gramsci raggiunse l'obiettivo, la
sua metodologia di istruire i compagni per corrispondenza. Esaminato in dettaglio, ciò
che emerge è una lezione magistrale di apprendimento a distanza.
Language | eng |
Names |
[autore] Nicholson, Jenifer Margaret |
Subjects |
Autonomia
Ideologia Leadership Educazione
Autonomy
Ideology Leadership Education |