Corsini, Paolo

Il carcere di Farinata, la prigione di Gramsci

fa parte di Testo : studi di teoria e storia della letteratura e della critica , XXXII , 61/62 , 2011 , pp. 311 - 325
L'A., partendo dall'affermazione che la critica dantesca degli ultimi anni ha rivalutato Gramsci lettore di Dante col superamento dell'ideologia, per analizzarlo sotto diversa prospettiva, mette in risalto come il pensatore Gramsci riveda, almeno in certi passi della "Commedia", in particolare nel canto X dell' "Inferno", noto come il canto di Farinata, la propria condizione di carcerato, condannato a vent'anni di reclusione dal regime fascista. Gramsci in realtà legge l'episodio di Cavalcante come specchio del dramma che sta vivendo, privato, come quello, degli affetti, isolato, senza poter conoscere quanto avveniva al di fuori del proprio chiuso universo. Rimarcando che il canto X è il canto di Farinata e Cavalcante assieme, il filosofo comunista, tenendo sempre presenti, ma sovente polemizzando con essi, i due massimi critici, De Sanctis e Croce, oltre a molti altri, pur con la frammentarietà inevitabile dei suoi studi, data la precarietà della sua condizione, dedica notevolissime pagine all'immortale Poeta e alla sua poesia di assoluta verità
Lingua ita
Nomi [author] Corsini, Paolo
Soggetti
Farinata
Dante Alighieri
Biografia, Carcere
Biography prison
Farinata
Dante Alighieri